Mille e zero motivi per guardare Squid Game
Il successo della produzione coreana dunque continua con un altro K-drama. La serie televisiva Squid Game, che in poco tempo è diventata virale su Netflix, non fa altro che confermare il trionfo ottenuto con la Palma d’oro e i quattro premi Oscar di Parasite film del 2019. Dello stesso regista, Bong Joon-ho, Snowpiercer del 2013 a cui si è ispirata la seguitissima serie omonima dove Bong Joon-ho è produttore esecutivo. Sempre del 2019 è Crash Landing on You, una storia d’amore sulla precaria linea di demarcazione tra i due paesi confinanti assolutamente da vedere.
Spietati giochi per bambini e qualche ispirazione agli anime giapponesi. Poi una dura realtà da affrontare. Ecco la trama
No Spoiler
Gi-hun Seong, padre e marito separato senza lavoro e con molti debiti, finisce nelle mani di usurai senza scrupoli. In cambio di denaro uno sconosciuto gli propone un gioco all’apparenza semplice. Un po’ impacciato, e dopo innumerevoli tentativi, Gi-hun riesce nell’intento ricavando una inaspettata somma ma non sufficiente a sostenere i suoi impegni. Tuttavia ha la possibilità di partecipare a un gioco più grande. L’ultimo posto è proprio il suo, quello del numero 456.
Nell’intervista a Variety, il regista racconta come l’ispirazione sia nata proprio dalla lettura dei fumetti giapponesi. Lo scopo del suo progetto era quello di raccontare “una favola sulla moderna società capitalista, qualcosa che descrivesse una competizione estrema, un po’ come la competizione estrema della vita”. Il racconto infatti è quello di persone normali coinvolte in storie di miseria, di vite allo sbando, di errori irreparabili sullo sfondo crudo e crudele di esistenze che non trovano altre soluzioni. Ancora tute rosse (vedi La Casa de Papel), e strane maschere, la violenza è diversa, eccessiva, inaccettabile e scopre le sue carte all’interno di un game che non concede vie d’uscita perché la vita là fuori è assai peggio. L’interpretazione è quella di un cast perfetto che rappresenta l’animo umano da ogni angolazione comePark Hae-soo, l’attore e compositore Greg Chun, la bellissima attrice e modella sudcoreana Jung Hoyeon, e il protagonistaLee Jung-jae modello ma soprattutto attore affermato.
Ci sarà la seconda stagione?
Dopo aver dichiarato improbabile la realizzazione di una seconda stagione, troppo onerosa sotto tutti punti di vista soprattutto senza una vera e propria collaborazione, il regista creatore Hwang Dong-hyuk pare essere capitolato. Secondo Variety.com la continuazione di Squid Game sembra confermata. Hwang Dong-hyuk sostiene di essere stato sottoposto a un pressing insistente tanto da dichiarare all’Associated Press “mi sembra quasi che non ci sia altra scelta!” Detto ciò è tutto ancora da pianificare e nessuna ufficialità da parte di Netflix.
Squid Game tra simbologia, gioco, e perversione
Non mancano, per lo spettatore più curioso, riferimenti ed enigmi tutti da scoprire. Per esempio il gioco del calamaro evoca la creazione ma soprattutto l’accettazione alle sfide. I segni sulle maschere dei sorveglianti mostrano non solo una gerarchia tra chi fa cosa, ma riconducono a un significato più ampio come l’infinito del cerchio, la forma non forma, i quattro elementi del quadrato, struttura completa composta da due triangoli. È proprio il triangolo (peraltro presente nella foggia della maschera del front man), a rappresentare la perfezione o l’imperfezione del corpo umano. Nondimeno le preziose e pesanti maschere di animali, perlopiù felini, e altrettante eleganti vestaglie da casa e pesanti arredamenti che intensificano, sarà un caso, la mirata perversione. Il gioco al massacro è celato da biscotti di zucchero della cultura coreana, il tiro alla fune, uno due tre stella, la numerologia. Tutto questo è Squid Game, a voi il giudizio.
VOTO IMDb 8,2
Rottentomatoes 95% Giudizio del pubblico 84%
SQUID GAME | NETFLIX | STREAMING |
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