Credo, scienza, aberrazione e il giorno verrà ne Il Miracolo di Niccolò Ammaniti.
In onda su Sky Atlantic nel 2018, la Serie Tv di Niccolò Ammaniti, è del genere drama noir in otto episodi di circa cinquanta minuti ciascuno. La protagonista è lei, quella statuetta di plastica raffigurante una madonnina. Lei, scovata nell’abitazione di un boss della ‘ndrangheta, lacrima sangue incessantemente e sconvolge le vite dei protagonisti. Le loro strade si intersecano e separano tra il sacro e il profano, il devoto e il blasfemo dagli istinti più subdoli e vergognosi, tra dolori familiari e le scelte difficili.
Quell’oggetto del mistero sanguina senza sosta tanto da stringerti lo stomaco e poi la gola in un conato di vomito a sentirsi imbrattati da quel liquido denso color rosso scuro. È Il Mondo che non si ferma mai un momento, come cantano le note della colonna sonora di Jimmy Fontana.“Una sola goccia di sangue mi salverebbe” direbbe Marlowe, mentre religione e tracotanza nel godimento, si mescolano in un prete traviato che esplora i piaceri più sordidi della carne e come Faust non crede nella remissione.
Alla fine nel sottile confine tra la vita e la morte dell’animo, non sempre chi vive nel peccato riconoscerà la fede e in alcuni, sconvolti oltre modo nel credo tanto quanto nel raziocinio, il cambiamento sembrerà essere già in atto.
Ci sarà la seconda sagione?
Il Miracolo è un vero e proprio miracolo di originalità e genialità. Non per nulla la serie è il frutto della mente letteraria cannibalesca di Niccolò Ammaniti, autore, sceneggiatore e regista di un prodotto che sicuramente HBO vorrebbe fare suo o perlomeno, vorrebbe avere creato in casa propria. Perché una fantasia così profonda e accurata al punto da lasciare talvolta stupiti rispetto tutte le banalità che solitamente ci vengono proposte, non può essere altro che il prodotto di un autore fervido e intelligente.
Niccolò Ammaniti pone davanti a se prima di tutto un pubblico attento e poco superficiale. Lo spettatore è totalmente investito dalle tematiche che lo sceneggiatore ci propone nella tragedia dei rapporti umani e soprattutto familiari, nelle dualità, nel disagio della vita dove la malattia dell’animo e della mente fanno parte di noi ogni santo giorno.
In tutto ciò non c’è nulla di fantasy per fortuna, ma solo un po’ di quel mondo onirico o di quel credo mistico e talvolta visionario. E allora ci poniamo un quesito, si parla di fede, di prodigio, di scienza o è tutto un trucco? Per ora non ci è dato di sapere, ma per certo l’ultimo episodio pareva il preludio a una nuova stagione. C’è da dire che la produzione e l’autore nel 2019 erano impegnati nella miniserie drammatica Anna, peraltro interpretata dai bravissimi Elena Lietti e Tommaso Ragno, e rilasciata sul Box Sets di Sky Italia, per quel motivo e il tempo ormai trascorso è probabile che non ci sarà una continuazione.

Attori, perfetti in ruoli difficili
Tommaso Ragno che interpreta Padre Marcello, e già apprezzato ne Il Tredicesimo Apostolo serie di cui ho amato in particolare la prima stagione, è un personaggio incredibilmente “forte” tanto da provocarmi un vero e proprio fastidio.
Alba Rohrwacher interpreta Sandra una biologa ematologa. Inizialmente scettica, la ricercatrice inizia una investigazione personale senza sosta per colmare la profonda ferita segnata dalla perdita degli affetti familiari. La morte della madre evoca costantemente il doloroso cassetto dei ricordi di fronte agli anziani bisognosi di cure estreme.
Fabrizio Pietromarchi, composto ma pur sensibile Presidente del Consiglio interpretato da Guido Caprino, introducendoci all’interno del mondo politico di un paese sempre in attesa di cambiamenti, è alle prese con decisioni complicate in un inevitabile parallelo tra la politica, il mistero e il mistico. Nell’intimo di casa sua, la serietà e il raziocinio si confrontano con l’incontenibile consorte Sole. Una donna esuberante, incontenibile e un po’ ninfa. E’ la moglie manchevole che vive all’ombra anzi alla luce del marito; il suo negativo e il suo opposto. Una madre imperfetta di figli forse salvati ed estraniati da meditazioni di una baby sitter sensibile, che pratica altri riti.

Il Miracolo è anche Elena Lietti
Sole interpretata dall’attrice Elena Lietti, è per nulla scontata. La sua è una performance intelligente, irrequieta e la cui fisionomia solletica i più maliziosi. Il tradimento per lei è come una droga necessaria, i suoi peccati non sono domabili né contenibili.
In una intervista a Sky, l’attrice dichiara di aver sentito l’importanza d’interpretare un ruolo così ben scritto. Una madre controversa e per nulla lontana dagli standard di alcune maternità moderne così colme di contraddizioni, di dubbi e di paure. Questo timore, lei lo ha certamente provato nella sua interpretazione quale monito nel considerare le conseguenze delle proprie azioni. E’ chiaro che le vite dei protagonisti sono totalmente coinvolte.
Il Miracolo, e il sostegno della critica
Le manifestazioni di apprezzamento sono inequivocabilmente testimoniate dagli ascolti tv, dai vari social e altri media. Tra i riconoscimenti, il premio speciale della giuria al “Séries Mania” festival francese di Serie Tv, motivo di grande orgoglio per Niccolò Ammaniti come ideatore, sceneggiatore e come regista assieme a Lucio Pellegrini e Francesco Munzi e la Wildside che l’ha prodotta, oltre che a Tommaso Ragno che si è distinto come migliore attore. Indomma Il Miracolo continua con una nuova stagione? Il pubblico è in attesa, ma pare proprio di no.
IL VOTO DI IMDb 7,7
IL MIRACOLO SERIE TV DRAMA NOIR MISTERY | SKY | STREAMING |
PRIMA STAGIONE | 2018 | EPISODI 8 |