Big Little Lies, l’imbattibile potere dell’unione femminile

Fantastico, incredibile, commovente, questo può definirsi l’ultimo episodio della Seconda Stagione di Big Little Lies, la miniserie Tv di HBO.

Un vero e proprio, “coinvolgimento empatico” che ha colpito nel segno grazie alle protagoniste femminili, alla loro forza, e determinazione.

La regia questa volta è affidata alla britannica Andrea Arnold (Premio Oscar 2005 per il cortometraggio Wasp), che ha sostituito Jean-Marc Vallée (Sharp Objects 2018), grandioso nella prima stagione dello show.

La professionalità inossidabile di Meryl Streep

L’interpretazione del premio Oscar Meryl Streep, per quanto il suo ruolo mi abbia lasciata un tantino perplessa, è stata ampiamente elogiata dalle altre interpreti travolte dalla mastodontica presenza scenica.

Per le protagoniste è stata dunque una grande scuola e un onore recitare accanto a una “leggenda” del cinema americano, come è stata definita da Reese Witherspoon (Madeline MacKenzie) in un’intervista a Vanity Fair .

Laura Dern che nella serie è Renata Klein, proseguirà la collaborazione con la Streep in Little Women (Film 2019 della Columbia Pictures).

La Streep, ovvero Mary Louise nella serie – peraltro vero nome di battesimo dell’attrice – interpreta la suocera pacata e quasi ironica tuttavia ostile di Celeste Wright interpretata da Nicole Kidman (Nine Perfect Strangers, The Undoing).

Nessuna Terza Stagione

Il finale di Big Little Lies lascia ampiamente intuire che non ci sarà una terza stagione. Lo show basato sul libro della scrittrice australiana Liane Moriarty, e adattato dallo sceneggiatore e produttore David E. Kelley, si è concluso concretamente senza lasciare dubbi.

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